venerdì 9 novembre 2012

Sono sul pezzo, ma non sul blog..

Lunedì ho ricominciato a lavorare full-time. Allattamento finito in tutti i sensi, anche ai fini Inps.
Quindi inizia un nuovo capitolo della mia vita.
Passerò nove ore della mia giornata in ufficio e sarò mamma part-time dal lunedì al venerdì. Mi sono chiesta se la cosa mi dispiace e la risposta è stata "sì" finchè non ho messo piede in ufficio. E' stato un po' come rientrare adesso dalla maternità, perchè l'atteggiamento era diverso dalla settimana precedente.
Sono stata propositiva, efficiente, sorridente e accomodante.. insomma non sono stata io!
E oggi, che è venerdì, lo sprint è lo stesso.
La Bionda mi manca e il nostro rapporto migliora proporzionalmente al minor tempo passato insieme.
Suo papà mi manca e il nostro rapporto è quello ad essere messo costantemente in secondo piano ma work in progress.
Mi sento mamma multitasking e la cosa mi soddisfa.. mi sfianca ma mi appaga.
Mi sento diversa, mi vedo diversa. Cazzo se mi piace! Adoro stravolgermi!
Il prossimo obiettivo è trovare una certa stabilità e riprendere in mano passioni lasciate in sospeso.. il blog, una di queste. Sono in procinto di iniziare una difficilissima partita a tetris dove riuscire ad incastrare tutti i tasselli sarà un'impresa.. ma più le imprese sono ardue, più mi sento stimolata.
Sì, sono sul pezzo.. e spero di rimanerci a lungo!


martedì 30 ottobre 2012

Col senno di poi.. 364 giorni dopo.

Col senno di poi, dopo queste ultime due settimane, alla domanda "a quando il secondo figlio?" la mia risposta sarebbe "uhm, ehm.. scusa devo andare, ho lasciato il gatto sul fuoco.."
Sono stati giorni di dentini minacciosi; di una notte passata ad amoreggiare con il wc per me; di un marito geloso di questa relazione a due e con la piena intenzione di prendere il mio posto la notte successiva; di me che ho pensato più volte ad un rapimento alieno di minore a rendere, per ritrovarmi un koala umano biondo; di "oddio non posso più vivere senza x factor"; di fanculo Estivill, Tracy Hogg, Tata Lucia & co. dormiamo tutti e tre nel lettone, ma per favore dormiamo; di dentini minacciosi che lasciano il posto a mal di pancia improvvisi; di me che mi rendo conto di non essere compatibile con Milano, il suo traffico, l'area C e i parcheggi; di me che non ho più un ombrello perchè il porta ombrelli se l'è risucchiato; della Bionda che non mangia più niente a meno che non assuma un giullare di corte e un gruppo di saltimbanchi che la intrattengano; di lei che si è beccata il virus intestinale a scoppio ritardato e di me che mi scuso per aver scomodato gli alieni; di lei che ricomincia a dare segni di vita alla vigilia del suo primo compleanno e di me che ho ripreso pieno possesso del mio letto, mi sento rinata e felice come se avessi fatto sei al superenalotto.
Di me che penso che vedere tua figlia star bene, giocare felice come se nulla fosse successo non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard, ma se ho superato il plafond, Mastercard diventa utile come un paio di infradito sulla neve.
Col senno di poi, dopo questo primo anno di vita insieme, penso che ripeterei volentieri l'esperienza perchè un insieme così variegato di emozioni non mi ha mai investito con una tale prepotenza in 30 anni di vita, ma in 365 giorni sì.
Perchè se la noia è sempre stata il mio nemico più temibile, è da diverso tempo che non mi ritrovo a farci i conti. Frustrazione, preoccupazione, stanchezza sì, ma noia o apatia mai.
Perchè cerco costantemente di evolvermi e durante questo viaggio ho scoperto di avere risorse impensabili e ho come l'impressione di essere una persona diversa.
Perchè un giorno, non troppo lontano, lei sarà grande, avrà sempre meno bisogno di me e io proverò nostalgia di braccine attorno al mio collo, di una testina che si appoggia al mio petto per farmi capire quanto è stanca, di uno sguardo di sfida quando sa di non poter fare una cosa, di una vocina piccola che risuona in una casa grande.
Perchè una volta ero simpaticamente cinica e oggi sono buona fino alle doppie punte.
Perchè non volevo creare un blog melenso e non riesco a fare altrimenti.
Grazie Biondina per avermi ridotto così.

P.s.: il post diabetico alla vigilia del suo primo compleanno me lo concedete, vero?

venerdì 19 ottobre 2012

Prime parole... Ho il dono!


Ore 7,00 di stamattina
La Biondina seduta sul seggiolone con la faccia ancora a forma di cuscino ma una parlantina che neanche Paolo Bonolis. Che poi mi chiedo da chi avrà preso dato che io e suo padre stiamo alla logorrea come Lady Gaga sta alla sobrietà.
Io con un occhio all'orologio e con l'altro fingo calma imboccandole l'interminabile zuppa di latte che ogni mattina mina la nostra, un tempo collaudata, tabella di marcia.
Tra un boccone e l'altro lei insiste con una parola e qualcosa mi spinge a lanciarmi in un "gira alla ruota" casalingo dove non mi è permesso comprare vocali o scegliere consonanti.
Io (unica concorrente): "PALLA!"
Lei (Antonella Elia in miniatura): -__-
Io: "AHRARARA" pensando che in fondo che ne poteva sapere lei dei Fichi d'India
Lei: O_o???
Io: "LAURA!!!"
Lei: :) :) :)
BINGO! DIN-DIN-DIN-DIN!!!
Io sconvolta! No.. non perchè la quinta parola pronunciata da mia figlia è il nome della sua educatrice (passano del tempo insieme 5 giorni su 7, sette ore al giorno, da più o meno sei mesi).
Non posso credere di essere riuscita ad indovinare al terzo tentativo, mezz'ora dopo essermi svegliata, una parola pronunciata in un modo piuttosto criptico da una piccola-me di 11 mesi e mezzo.
Allora ho anch'io il dono!!! Sì, quel dono che hanno le mamme. Avete presente quando i loro pargoli dicono "ammacabanane bubude bai", voi che pensate WHAAAT???, mentre la solerte mammina risponde "certo amore che ti dò un bicchiere d'acqua" e voi non vi capacitate.. ma come diavolo ha fatto a capire?
Beh, questo è il dono! Un po' come Tracy Hogg che nel suo libro "il linguaggio segreto dei neonati" sostiene che noi genitori abbiamo il compito di interpretare il pianto dei neonati.
Se piange con la A semi-aperta vai tra' che sono coliche. Se piange facendo MEEEEEE non ti puoi sbagliare, è ora di tirare fuori la riserva di latte. E via discorrendo..
Una volta finito il libro ho pensato che frequentare un corso di sud-koreano (sud perchè mettici anche il dialetto.. è più impegnativo) sarebbe stato più facile e invece no! L'orecchio ci fa veramente l'abitudine.
Perciò la Hogg Theory si può applicare tranquillamente anche alle prime paroline.
Ah! il dono!! Ce l'ho!!! Anche io e Beona parleremo in codice un giorno!
Ecco, mi sento un po' più mamma oggi!

giovedì 18 ottobre 2012

Sento che qualcosa sta cambiando (post un po' melenso)


Come scrivevo qui l'inizio della mia storia con la Biondina non è stato idilliaco.. anzi.. per dirla tutta mi chiedevo spesso se avessi fatto il passo giusto al momento giusto, con tanto di "come ti permetti di pensare una cosa simile?".
Il mio rientro in ufficio non è stato per niente traumatico. Mi sono seduta al mio posto, davanti al mio PC, avevo gli occhi che brillavano e le mie orecchie gioivano al suono delle dita che picchiettavano sulla tastiera.
L'inserimento di Beona al nido è stato una passeggiata di salute, per lei che era troppo piccola per capire e per me che avevo davvero bisogno di una pausa da lei. Ho provato quasi vergogna quando le altre mamme dicevano di aver trattenuto a stento le lacrime quando le maestre avevano comunicato loro che potevano abbandonare l'asilo. Un po' di vergogna la provo ancora oggi perchè un pezzettino di me non fa che pensare che c'era qualcosa di anomalo nel mio atteggiamento.
Ho sempre sostenuto di non essere nata per fare la mamma full-time, anche se poi mamma lo sei a tempo pieno anche se parti e te ne vai per una due giorni di svago-cazzeggio-alcool.a.go.go perchè la testa e il tuo cuore sono sempre lì.
E vi confesserò.. quando l'orologio segnava le 15 (ora in cui esco dall'ufficio e mi dirigo all'asilo) mi è capitato di pensare "di già?"
Non ne vado fiera.. non mi sto vantando ma non posso negare che questo è stato il mio modo di essere mamma per diverso tempo.
Oggi, che è passato quasi un anno dall'inizio di questo delirio, sento che le cose stanno prendendo una nuova piega. Sto vivendo una nuova sfumatura dell'essere mamma.. mi correggo, del mio essere mamma.
Lunedì mattina guidavo verso l'asilo nido e ogni tanto sbirciavo lei nello specchietto retrovisore. Beona e i suoi occhietti assonnati, le guance piene e un po' rosse, la bocca carnosa a forma di cuore, le manine che abbracciavano Minnie e i suoi capelli biondi che adesso più che biondi sono color oro. 
Nelle orecchie avevo ancora il suono del suo parlare.. cosa dice non si sa ma quella voce che parla mi fa impazzire. Con gli occhi la vedevo usare il telecomando come telefonino e improvvisare una conversazione telefonica. Vedevo i suoi occhietti furbi fissarmi ansiosa di sentirsi dire "brava" e allargare la bocca in un sorriso felice al suono di quella parola che la riempie di soddisfazione.
Già.. Mi dispiaceva separarmi da lei che sta diventando una personcina e ho avuto una gran voglia di fare inversione e tornare a casa, a fare la mamma full-time.


mercoledì 17 ottobre 2012

Il postino è un po' stronzo e ci teneva a farmelo sapere

Ieri pomeriggio ho ritirato la posta e nella buca delle lettere ho trovato un talloncino promozionale di una nota marca di detersivi per lavastoviglie. Era un cartoncino libero, non in busta chiusa e attaccato c'era un foglietto indicante il mio nome e cognome e l'indirizzo.
Nulla di strano, dato che mi è capitato di iscrivermi a siti internet che inviano campioncini omaggio e ho pensato che fosse uno di questi.
Effettivamente così doveva essere, ma così non è stato perchè il campioncino non c'era più. Sparito. Andato. Kaput!
La cosa non mi ha meravigliato molto.. mi ha fatto un po' sorridere (la risatina col ghigno) perchè a questo punto il postino poteva anche evitare di imbucare il cartoncino.. Probabilmente ci teneva tanto a farmi sapere che mi aveva fottuto il regalino.. che simpatico mascalzone.
E ho anche pensato che potevano recapitarmi il tutto in busta chiusa.. chi invia queste cose non immagina che l'occasione fa l'uomo ladro? Insomma, al giorno d'oggi sarei rimasta a bocca aperta se avessi trovato il talloncino con tanto di campioncino intatto. E la cosa mi fa anche un po' tristezza.
Che dire.. niente di che.. era solo per dirvi che le persone sono anche questo. Sigh e sob..


domenica 14 ottobre 2012

Yes weekend!

Venerdì era il compleanno del papà della Biondina.
Abbiamo brindato al bar con gli amici e pupa al seguito. Ci siamo attrezzati con la sua cena e siamo riusciti a goderci un tranquillo aperitivo con l'allegra combriccola.
Da quando sono diventata mamma "yes we can" è il mio motto e cerco di non rinunciare a certe cose "perchè alle sette lei deve mangiare", "perchè deve fare il pisolino" e via dicendo.. Ci sono cose che puoi fare anche quando a farti compagnia c'è un esserino biondo alto 71 cm.. basta organizzarsi.
Riuscire a conciliare tutto ti fa sentire una specie di wonder wo-mum e sopratutto rende orgoglioso di te tuo marito, il che non è poco.
Yes we can è una bellissima filosofia di vita ed è tale perchè prevede delle eccezioni. Infatti sabato sera ci siamo avvalsi dell'aiuto dei nonni e ci siamo presi tutta la serata/nottata. E' la seconda volta in undici mesi che lei passa la notte lontana da noi e nonostante cerchiamo di renderla sempre partecipe in quello che facciamo, non ho potuto fare a meno di sentirmi un po' in colpa.. più che un senso di colpa ho pensato spesso "starà dormendo", "e se sta piangendo disperata", "e se mi sta cercando?".. Non so perchè, in fondo il nido non mi fa quest'effetto. Quando la porto all'asilo lo faccio con una leggerezza che a volte mi fa chiedere se sono normale.. Parlando con le altre mamme mi sono sentita un'aliena che ha vissuto l'inserimento al nido quasi come una liberazione, mentre loro faticavano a separarsi dai piccoli umani.
Probabilmente se mi concedo così pochi momenti liberi, è tutta colpa del grillo parlante che è in me e che è un po' la proiezione del mondo che ci circonda, ci giudica e ci fa sentire il più delle volte in errore.. Quello che ti dice "facile andare a divertirsi mollando la bambina ai nonni", "hai voluto la bicicletta.. adesso sei mamma e la tua vita è fatta di rinunce". Il grillo parlante di cui parlo, nella mia testa ha le fattezze di una simpatica vecchina di 70 anni.. quella che quando ha cresciuto i suoi figli, esistevano solo loro, la casa e il menu settimanale da proporre alla famiglia; quella che sentendo nominare le parole "asilo" e "nido" esclama terrorizzata "oh povera stella.."; quella che vedendoti uscire dal portone di casa mentre spingi una carrozzina con dentro un fagottino di 15 giorni ti dice "che coraggio!" e questo non è un complimento, ma più un "ti pare il caso?"; quella che ti chiede "perchè piange la piccolina?" ma il suo tono di voce ti fa capire chiaramente "che cosa stai facendo a questa povera creatura?".
Cara vecchina, non me ne voglia, ma si faccia un po' i cazzi suoi!


Questo sabato sera ce lo siamo proprio goduto, me lo sono goduto! E' stata una serata di tacchi alti, scarpe apparentemente dimenticate riprendono vita, una serata di risate con le lacrime, di discorsi frivoli, di donne da un lato e i maschietti dall'altro, di io e lui che ogni tanto ci spiamo e sorridiamo divertiti pensando "ci voleva", di me che sbircio il cellulare controllando se ci sono comunicazioni, di lui che mi chiede se ci sono comunicazioni, di una sveglia che suona e dici "uff... è già finita! Dai alzati, andiamo a prendere la piccola che non vedo l'ora di vederla!"
La maternità è una schiavitù.. una dolcissima schiavitù!

venerdì 12 ottobre 2012

Prime parole.. la parola giusta al momento giusto

La Bionda dice tre parole e le usa correttamente, al momento giusto e dando loro il giusto significato.
Queste parole sono:
PAPPA: la sua prima parola, detta più o meno tre mesi fa.. detta con gioia, eccitazione ed entusiasmo ogni volta che tutto ciò che è commestibile le passa davanti agli occhi (sì.. è mia figlia!)
PAPA': la sua seconda parola.. all'inizio usata un po' a sproposito.. E quando dico a sproposito non esagero.. dato che ha chiamato papà l'aspirapolvere
MAMMA: e sì, sono arrivata terza, ma mi sono piazzata comunque sul podio! Ovviamente questa parola viene usata spesso, soprattutto nell'ultimo periodo ed è una specie di nenia.. mamma-mamma-mamma-mamma-mamma.. quel tono lamentoso che ti fa alzare gli occhi al cielo.. ma che detto da lei che chiama te, proprio te.. ti provoca piccole scariche elettriche che fanno vibrare il cuore.
L'ultima parola che Beona ha pronunciato è stata CACCA.. detta così, a caso, un pomeriggio di fine estate. Ha passato una buona mezz'ora a ripeterla in loop.. che so, forse le piaceva il suono o era soddisfatta di aver imparato a pronunciare un termine nuovo o semplicemente era incoraggiata dalle mie grasse risate.
Mi ha divertito talmente tanto sentirla dire CACCA che mi sono trasformata in una specie di stalker.. ogni giorno la guardavo negli occhi e le buttavo un CACCA qua e un CACCA là.. ma lei niente.. imperturbabile.. come se non sapesse di cosa stessi parlando.
E vabbè poi mi sono rassegnata e ho smesso di tediare la povera creatura.
L'altra sera a cena però mia figlia ha deciso di stupirmi.. Le avevo preparato un filetto di platessa impanata e uno sformatino di broccoli e formaggio come contorno.
La metto nel seggiolone, lei urla gioiosa "pappa! pappa!". Io seduta accanto a lei scaravolto il pirottino e "paf" lo sformatino di broccoli è nel piatto.. "CACCA!"
Non poteva dirlo in un momento migliore.. ed è ovvio che ancora non sa quel che dice.. la cena è stata spazzolata e io ero doppiamente soddisfatta, orecchie comprese!
 

martedì 9 ottobre 2012

Pessimismo e fastidio

Inzio a scrivere questo post in formato depression e vediamo dove mi porta.
Magari poi scrivo un papiro e non lo pubblico nemmeno.
E' che sono giorni un po' così, probabilmente c'ho Saturno un po' contro.. la convergenza astrale un po' sfasata.
No, non sono quei giorni lì ad influire negativamente sul mio stato d'animo.. Anche perchè se consideriamo i nove mesi di gravidanza, più i successivi di maternità che sono l'apoteosi dello stravolgimento ormonale che una donna può avere, ormai si può dire che il mio corpo sia assuefatto e l'ormone ballerino non se lo fila manco pe' niente.
Beh, avete presente quelle giornate in cui se qualcuno vi fa una battutina normalmente simpatica, quelle che fanno da caricatura ai vostri difetti e voi siete dotati di una buona dose di autoironia (giuro io ne sono dotata.. anzi superdotata) vi divertite pure a burlarvi della vostra persona, ma in quelle giornate no.. quella battutina vi arriva come un pugno in pieno viso. E vi ritrovate improvvisamente in un labirinto apparentemente senza via d'uscita.. un labirinto chiamato insicurezza. La via d'uscita c'è ma vi ostinate a non vederla perchè ha avuto inizio quel circolo vizioso in cui più non vi sentite all'altezza, più commettete errori perchè ovviamente non ci state con la testa.
Non so se a voi succede, ma a me sì. E non è piacevole. Non è carino aggirarsi per casa o per l'ufficio con quello sguardo da cucciolo abbandonato aspettando che qualcuno vi dia una grattatina al pancino vi dica che in realtà vali e anche tanto. Anche perchè diciamocelo, nessuno, soprattutto nel mondo del lavoro, viene a riempirvi di pacche sulle spalle sottolineando quanto bene avete fatto il vostro lavoro, anzi, quello che ti viene fatto notare sono sempre e solo le cazzate che fate. Se siete bravi lo capite dal numero di appunti e critiche che non ricevete.
Nel frattempo, durante la sosta in bozza di questo post, ho trovato l'uscita del labirinto e ora sfoggio un bel sorriso compiaciuto.
Come ne sono uscita? Ho preso l'iniziativa! Mi sono messa alla prova su un terreno non troppo conosciuto e ho cercato riscontri, che sono stati positivi! Ho fatto bene e ovviamente non mi è stato detto nulla a riguardo. Il "pat-pat" sulla spalla me lo faccio da sola. Ed è un "pat pat" speciale perchè se il merito te lo riconosci tu che sei un insicuro incallito, vuol dire che sei stato veramente bravo!













P.s.: chissà perchè dicono che noi donne siamo lunatiche.. bah.. non capisco.
P.s. del p.s.: inizio a pensare che gli ormoni c'entrino ben poco.. noi siamo naturalmente così.. "dolcemente complicate"

venerdì 5 ottobre 2012

Maleducati con gusto


Da Mc Donald's addicted a "la verdura è la mia passione", da "amore prendi due-tre confezioni di quattro salti in padella" ad inventarsi una ricettina sana quasi ogni sera, da "ci facciamo un kebab?" a "mmh che buona questa lasagna vegetariana!"..
Eh sì! Avere un piccolo-te per casa significa anche questo. Arrendersi al cibo sano e nutriente e farlo anche con un certo entusiasmo.
E' per questo che quando ho letto di cosa avrebbe trattato l'argomento del mese mi sono chiesta "chi educa chi?". Perchè in casa nostra sembra che l'insegnante sia proprio lei (o per esser precisi il senso di responsabilità nei suoi confronti) e noi siamo gli alunni affamati di nozioni, con un astuccio pieno di ingredienti nuovi di zecca.
Ho tolto le cosiddette fette di salame dagli occhi (tanto per rimanere in tema) e ho aperto la mente alle infinite possibilità che la cucina ci offre. Attentavo alla vita di ogni alimento affogandolo senza pietà nell'olio, coprivo i sapori con condimenti inutili e tarpavo le ali alla cuoca che è in me, facendomi sopraffare dalla pigrizia consumando pasti veloci, rapidi e ipercalorici.
Tutto questo finchè ho deciso di cambiare atteggiamento, ho smesso di far prendere polvere alla carta forno che chiedeva semplicemente di essere amata, ho stretto una simpatica amicizia con le padelle antiaderenti, il forno ha ripreso vita, e il frigorifero è un tripudio di colori, varietà e soprattutto di possibilità!
La bionda mangia che è un piacere, a volte quasi si abbuffa, ma abbuffarsi di broccoli e frutta assume tutt'altro significato.. e ingrassa lentamente (è costituzione la sua e questo mi costringe ad odiarla un pochino). Da poco manifesta alto gradimento per certi piatti e decisi rifiuti per altri.. Sviluppa i suoi gusti e noi veniamo messi nuovamente alla prova perchè impariamo una nuova lezione.. assecondarla perchè anche lei ha il diritto di stabilire cosa le piace e cosa no e, restandoci un po' male, ingoiamo il rospo.
Lo svezzamento sta giungendo a termine e abbiamo già un nuovo obiettivo da raggiungere insieme.. lei dovrà essere libera di mangiare da sola ad ogni pasto, qualunque esso sia e noi impareremo a nostra volta a mettere da parte la pigrizia, dato che ad ogni pasto ci toccherà ripulire il luogo del delitto.
In questa pentola di fagioli parole che è il mio post, ho trovato la risposta alla mia domanda "chi educa chi?".. tutti educano tutti, è uno scambio alla pari, un continuo crescere nel fisico e nella mente. E ora capisco da dove arriva il mio sconfinato amore per la tavola e la convivialità.. passioni che mi auguro verranno condivise dalla piccola-me.

Questo post partecipa al blogstorming di genitoricrescono

martedì 2 ottobre 2012

Ho scoperto di avere un cuore



T-shirt by Piwan

Eh sì! Anche io ho un cuore.. un cuore di mamma che è anche un po' un cuore di panna..
La Biondina non vuole più nutrirsi da me, rifiuta l'allattamento al seno come io rifiuterei di nutrirmi di insetti e radici..
La cosa non mi lascia indifferente, anzi.. direi che mi ha fatto vacillare un po'. Se c'era una cosa su cui contavo era proprio questa e, alla mia decisione di porvi fine, immaginavo scenari drammatici, lacrime strazianti che manco i concorrenti del Grande Fratello piangevano con tale disperazione..
E le suddette lacrime e urla ci sono state.. ma perchè lei non ne vuole proprio più sapere.
A causa dell'insofferenza provata durante i primi mesi di maternità avrei fatto carte false per entrare in possesso della ghiandola paparia.. non fate quella faccia! Ero proprio in condizioni pietose.
Con il passare del tempo apprezzavo sempre di più quel momento solo nostro, in cui mi sentivo indispensabile per lei.. vitale.
Ho vissuto lo svezzamento con molta positività perchè sapevo che, qualunque cosa mangiasse, l'allattamento aveva la priorità e non mi sarei persa nulla, anzi ne avrei goduto maggiormente perchè le poppate si erano notevolmente ridotte e non l'avrei più vissuto come un lavoro sfiancante.
Perciò questa sua decisione, per me è stata una vera e propria mazzata.. la classica cascata della mandibola.
E' stato come vederla fare un passetto verso l'indipendenza.. quella sua indipendenza che tanto ho desiderato e che tanto desidero adesso.. ma questo non vuol dire che la realizzazione di un desiderio porti solo gioia.. c'è quel retrogusto amarognolo che si prova perchè in fondo ti piaceva farti cullare da quell'attesa.
E poi ho realizzato una cosa importante. Non era certo l'allattamento al seno a rendermi insostituibile, vitale come ho scritto sopra. E' ben altro.. io sono sua mamma e come si dice "di mamma ce n'è una sola"..
Sono fondamentale per lei, sempre, anche se impara pian piano a far da sè.
E lei è fondamentale per me, sempre, anche se a volte ho bisogno di stare lontana da lei.
E ci saranno una miriade di momenti solo nostri, in cui saremo solo io e lei e tutto il mondo fuori. E io non vedo l'ora di viverli, perciò armata di un rinnovato desiderio, vado a farmi cullare un po'!

venerdì 28 settembre 2012

Guarda come gongolo!

Ho vinto un premio!!!! E' un premio il cui titolo, per il momento che sto vivendo, è tutto un programma.. GOOD INTENTIONS!



E' stata una dolce sorpresa per me, ricevere un premio per il mio blog che è il primo di una lunga serie di buone intenzioni! 
Ringrazio Elena di Gaia racconta per avermelo assegnato! La leggo da poco e mi ha conquistata la sua dolcezza genuina. Spero che la costante lettura del suo blog eserciti un'influenza positiva su di me che di dolce ho solo lo zucchero nella dispensa.. ;)
La tradizione vuole che io assegni, a mia volta, il premio ad altre cinque blogger con meno di 200 follower. Le nominate sono:
- Verdeacqua di Ah, sono una mamma che fa delle foto superlative e come me "deve imparare a stare ferma";
- Mamma che paura! che ho scoperto oggi e che ho letto tutta d'un fiato;
- Francy di noi e il capo .. una delle mie prime scoperte nel mommy blog world;
- Marina di La mia vita semplice che va a caccia di ottimi e semplici spunti da condividere con noi;
- Elena di Gaia racconta (ma si può rigirare un premio?) che ho apprezzato profondamente con il suo post chiamato fiducia
Ora non mi resta che parlarvi di me in cinque punti:
  1. Sono curiosa come una scimmia. Ho un costante bisogno di nuovi stimoli e ho un animo nomade. Solo mio marito è riuscito a farmi mettere radici;
  2. Chiamatemi pure braccino corto. Ho una smodata tendenza al risparmio e questo mi porta a rinunciare a tanto per me, ma non troppo per chi mi sta intorno;
  3. Non mi piace il telefono, e odio essere sempre reperibile.. Infatti spesso "non lo sento" squillare;
  4. La solitudine non mi spaventa, anzi spesso la desidero;
  5. Sono un'osservatrice incallita.. Scruto, analizzo, ascolto chi mi sta intorno perchè le persone ci danno inconsapevolmente tanto.. ci insegnano come vorremmo o non vorremmo essere.
Credo di aver espletato ogni mio dovere. Perciò chiudo il post gongolando e.. diffondete il premio!!!


mercoledì 26 settembre 2012

Dieci cosette per me!



Settembre per me è sempre stato il mese dei bilanci e dei buoni propositi.
Mi è rimasta questa impostazione scolastica del considerare settembre come il mese dell'inizio di tutto. E poi se devo dirla tutta durante i festeggiamenti di Capodanno sono troppo impegnata a scolarmi sorseggiare bollicine.. che razza di buoni propositi potrei produrre?!
E' per questo che l'iniziativa di QNUM #10coseSuper mi calza a pennello!
 
  1. Perdere almeno 5 kg.. In realtà ne dovrei perdere dieci (un kg a proposito) ma si tratta di mettere in pratica le buone intenzioni entro la fine di dicembre non vorrei essere loser in partenza;
  2. Creare qualcosa che abbia un senso, utile o decorativo, con le mie mani;
  3. Dedicarmi all'auto-manicure con tanto di smalto bordeaux (è da 11 mesi che le mie unghie vengono ignorate, tanto che stanno chiedendo asilo politico altrove.. insieme ai miei capelli)
  4. Avere un incontro ravvicinato con un parrucchiere (vedi punto 3) e convincermi che fare la tinta una volta all'anno equivale a "era meglio essere brizzolata a 30 anni";
  5. Guardare tutti i dvd "vergini" che sono nella nostra dvdteca e smetterla di assecondare costantemente il mio patologico shopping compulsivo di film e libri;
  6. Partire per due-tre-sette giorni per qualsiasi posto lontano da qui;
  7. Fare cup cakes;
  8. Spostare il lettino della Bionda nella sua cameretta e possibilmente prima che sia in grado di dirmi "madre, gradirei continuare a consumare il mio sonno accanto al tuo giaciglio";
  9. Guardare film/telefilm in lingua originale
  10. Tingere i capelli di mia figlia.... SCHERZO.. non chiamate il telefono azzurro, gli assistenti sociali, la guardia di finanza (vedi punto 10-Bis), la protezione civile o i vigili del fuoco.. anzi i vigili del fuoco chiamateli pure ;)
10-Bis. Pagare il bollo auto.. >_<
 

Cose che vanno dette..

Ho desiderato mia figlia con tutta me stessa, una me stessa quasi ossessionata.. Un’ossessione conseguenza di una gravidanza conclusasi spontaneamente al suo inizio.
I mesi successivi sono stati mesi di un chiodo fisso, di un unico pensiero, di un solo obiettivo, di “non esiste altro di così importante”.
Inutile dire che quando ho riaperto le porte al mondo, quando mi sono concessa di interessarmi ad altro, quando mi sono buttata a capofitto nel lavoro, lei è arrivata.. preannunciata, durante una golosa gita di due giorni tra Firenze, Siena e Pisa (i musei li abbiamo lasciati agli intenditori.. noi ci siamo intesi d’altro), da un’insolita voglia di spinaci che accompagnavano deliziosamente le fiorentine che ho gustato e da qualche giramento di testa che attribuivo al ehm..poco vino bevuto.
Giorni di leggerezza, una leggerezza che ha accompagnato il mio diventare sempre più pesante e rotonda.. e quell’irrefrenabile voglia di conoscerla, di non dover più fantasticare pensando al suo viso e di scoprire che mamma sarei stata.
Lei è arrivata dopo un parto facile, veloce e a suon di musica, la musica che avevo preparato per lei.
Qualcosa di magico..
Una magia che nei primi mesi di quella nuova vita nella mia vita, è svanita improvvisamente, lasciando spazio ad ansia, tristezza, inadeguatezza e paura.. paura di stare sola con lei e con la voglia di trovarmi altrove, lontano.
Pensavo a quelle frasi che mi ero sentita ripetere più volte “vedrai sarà stupendo”, “ti chiederai come hai fatto a vivere fino ad oggi senza di lei..”.. Perché non provavo quelle cose? Perché mi sentivo così terribilmente in trappola? Perché rivolevo indietro la mia vita senza di lei? E soprattutto perché nessuno mi aveva detto che mi sarei sentita così?
E' spaventoso sentirsi sbagliata in un ruolo così importante, un ruolo dal quale non si scappa, che sarà il tuo ruolo per tutta la tua vita, da qui alla fine dei tuoi giorni.. Insomma, non è come scegliere un taglio di capelli orrendo (tanto poi ricrescono).
Oggi, è tutto diverso.. oggi lo penso davvero "come ho fatto a stare senza di lei?" e qualche volta mi rispondo "beh, di sicuro ero meno stanca, più libera, più cuoca, più moglie, meno sdolcinata, meno responsabile" ma nonostante un po' di nostalgia dei bei tempi andati, so che non sarebbe lo stesso senza quelle guanciotte rosse, senza quel suo sculettare a destra e a sinistra mentre esplora nuovi mondi, senza sentirla urlare "pappa" appena mi vede con una padella in mano (è proprio mia figlia), senza i suoi occhietti furbi e sì, anche senza i suoi capelli così dannatamente biondi!
Oggi, per assurdo, penso già a come sarà darle un fratellino o una sorellina. E poi, un altro ancora, se sarà possibile. Per assurdo perchè un tempo l'idea di diventare mamma a mala pena mi solleticava.
Oggi, so che quei primi mesi, probabilmente, li vivrò in modo totalmente diverso, con una nuova consapevolezza e soprattutto senza sentirmi un mostro per quella voglia di scappare che "non avrei dovuto provare".
Sono sicura che quella pesantezza dei primi mesi sarà decisamente più leggera.

martedì 25 settembre 2012

In un mondo perfetto..


In un mondo perfetto.. anzi, nel mio mondo perfetto, in ordine sparso..
-         la mia giornata sarebbe di 48 ore
-         il mio stipendio verrebbe raddoppiato
-         la retta dell’asilo nido sarebbe dimezzata
-         i momenti salienti della mia vita sarebbero accompagnati dalla giusta soundtrack
-         avrei il coraggio di trasferirmi all’estero
-         non avrei così paura di volare
-         sarei la frontman (o frontwoman?) dei Florence and the machine
-         parlerei correntemente tre lingue
-         sarei meno stronza inside e più stronza outside
-         riuscirei a riprodurre in casa mia l’arredamento tipo dei cataloghi ikea
-         avrei una libreria immensa
-         i grassi dei pasticcini che ho appena mangiato si depositerebbero sui glutei della mia collega
-         l’ex narcisissimo ragazzo di una mia cara amica, perderebbe tutti i suoi capelli in questo preciso istante
-         farei parte di un glee club
-    ci sarebbe uno starbucks sotto il mio ufficio

E il vostro mondo perfetto come sarebbe?

venerdì 21 settembre 2012

E il bello deve ancora venire!

10 mesi, tre settimane e 9 ore fa, al suo primo unguèèèè, abbiamo conquistato di diritto il titolo, a volte scomodo, di genitori. E con esso ci è piombata addosso una valanga di consigli non richiesti, osservazioni, appunti, critiche (costruttive eh!), banalità di vario genere, stronzate apocalittiche insieme alle bellissime cose che l'essere genitore comporta.
Sin dal primo giorno è praticamente impossibile non sentirsi sotto esame.. osservano ogni tua mossa e ti viene il comprensibile sospetto di essere la protagonista della prima edizione del Tru-mum show.
Le domande di rito "ha dormito stanotte?" "ha dormito nella sua culla?" "si è attaccata al seno?" non fanno che aumentare la pressione che è già ai massimi livelli da quando hai visto positivizzarsi quel test di gravidanza.
Con il ritorno a casa la situazione non migliora. Non bastano i libri che hai consultato nei mesi precedenti e che sono serviti semplicemente a confonderti le idee perchè "..se il bambino dorme nel lettone con mamma e papà diventerà un adulto insicuro e senza spina dorsale e incapace di qualsiasi forma di indipendenza.." e "se il bambino non fa co-sleeping diventerà un adulto insicuro perchè è sempre stato un bambino abbandonato a se stesso".. "il bambino va assolutamente allattato a richiesta".. "è necessario imporre degli orari per le poppate sin dall'inizio".. ehm.. WTF?!?
Il punto di non ritorno è stato quando parlando di possibili soffocamenti col cibo mi è stato caldamento consigliato quello che io chiamo il "metodo pollo" che consiste nell'afferrare con decisione il malcapitato per le caviglie, shakerarlo a testa in giù fino all'espulsione del corpo estraneo.
Con un aplomb da far diventare verde di invidia la regina di Inghilterra, ho incassato il colpo (anche se avrei voluto morire all'istante) e mi sono fatta una promessa.. solenne!
"Con Beatrice farai di testa tua. Ti documenterai, ti informerai e soprattutto interpreterai, usando solo il tuo metodo perchè sarà l'unico a calzarle a pennello".  Perchè se c'è una cosa che sto imparando in questi mesi è che ogni bambino è a se, come lo è ogni coppia di genitori. Leggiamo i manuali, ascoltiamo i consigli (con tanto di brividi e pelle d'oca), ma se c'è qualcuno che dobbiamo imparare a leggere e ad ascoltare sono i nostri figli, ed è solo commettendo errori che riusciremo a comprenderli.
E carica di tutti questi buoni propositi con tanto di "pat pat" sulla spalla per il discreto lavoro fatto finora, penso che è solo l'inizio, che ne sentirò di ogni, che mi aspettano ancora innumerevoli sguardi di disapprovazione e che ci saranno altri mille bambini più bravi di lei, più svegli di lei, più educati di lei.. più tutto.. ma abbozzo un sorriso e mi godo quello che ho adesso.. una bambina che ride.
 
 
 
 

...e lei ride!


- Le dico di non fare una cosa..  e lei ride!
- La guardo con aria da rimprovero.. e lei ride!
- La sposto di peso da una dangerous zone..  e lei ride!
- Caccio un urlo che manco avessi visto Jack lo squartatore (c'era una cimice sul suo piedino).. e lei ride!

E' bello essere prese sul serio! -_-

giovedì 20 settembre 2012

Uso e abuso di freni

Mumble mumble.. devo rifare le pastiglie dei freni per quanto li ho consumati a furia di pensare.
Starete sicuramente pensando.. WTF?!?
Sto parlando di poca spontaneità, troppa riflessione, estenuante analisi dei pro e dei contro, estrema abilità nel trovare vie di fuga quando è giunto il momento di agire..
Trattasi, in parole povere, di farsela nelle mutande quando si prospetta la concreta opportunità di fare qualcosa di estremamente esaltante e totalmente estraneo al mio ordinario.


Lui: senti, che ne dici di un viaggio a New York? E' il tuo sogno da una vita!
La mia mente: Stati Uniti? Viaggio oltreoceano? Paura di volare.. 9 ore di aereo? Inglese scolastico..

Lui: amore, per lo smartbox avventura che mi hai regalato pensavo di prenotare un'attività che coinvolga entrambi!
La mia mente: Ehm.. avventura! Regalo tuo! Non mio! I like vita avventurosa.. ma nei miei sogni!

Amica: il comune organizza un corso di autodifesa per le donne, con dimostrazioni pratiche e le partecipanti che sono parte attiva per tutta la durata del corso. Che ne dici ci iscriviamo?
La mia mente: farmi pestare da un uomo e dover mettere in pratica l'ignota arte del kung-fu per difendermi.. tradotto.. figura di merda garantita!

Nonostante io abbia opposto, mentalmente, un'accanita resistenza, poi ho sempre ceduto. Un po' per non deludere la controparte e un po' per non deludere me stessa. E i risultati sono sempre stati super positivi, senza contare uno spropositato autocompiacimento che mi ha portato a pensare, per diversi giorni, che il mio nome non dovrà necessariamente comparire nella Hall of Fame dei cacasotto! E questa per me è già una conquista!

martedì 18 settembre 2012

Cose che ti fanno esclamare "D'OH!"

  • La bambina che si sveglia dopo 5 minuti di pisolino mentre siete sole in casa e tu sei nel bel mezzo di una doccia
  • Vostro/a figlio/a che vomita, non una ma ben due volte, la prima volta che andate a casa di amici/conoscenti.. (non vi inviteranno più)
  • Farsi in auto Milano-Torino per andare al concerto dei Coldplay e accorgersi all'arrivo che hai stampato i biglietti di Zelig.. pazze risate!
  • Andare in spiaggia dopo pranzo, spogliarsi, entrare in acqua e "oh cazzo! ho addosso delle mutande bianche!"
  • Rientrare in ufficio dopo sette mesi di maternità ed essere contattata dall'asilo perchè la bambina ha la febbre
  • Aver appena addormentato la bambina per il pisolino pomeridiano e sentir suonare il citofono per sentirti dire "buongiorno signora! Le posso mettere nella casella l'invito all'evento x"... .... ... ... "ma porc..@@!#**!?" e dover rifare tutto d'accapo!
  • La corrente elettrica che salta mentre tu e lei siete sole in casa, lei dorme e tu avevi appena iniziato a stirare.
  • Tornare a casa orgogliosa dell'ultimo acquisto super intelligente fatto per lei: Dieci contenitori per congelare il latte. Aprire avidamente la scatola e scoprire che i coperchi vengono venduti separatamente. E sentirsi un'idiota!
  • Essere nel bel mezzo di un parto in acqua e l'ostetrica ti incita "Vedo la testa!! Quanti capelli neri!!! Anzi no.. è bionda!"  Come direbbe Homer Simpson.. "D'oh!"

lunedì 17 settembre 2012

Ladies and Gentlemen..


Eccola! E' lei.. la biondina, pistacchio, pulce, princi, Beona, Peppa Pig, Maria Merola, Attila, signorina Miss inciuci (O_o storie di nonne che inventano soprannomi a caso)..
Per me lei è la biondina.. detto con un tono affettuosamente dispregiativo.. non prendetemi per razzista, ma io sono un'accanita sostenitrice dell'orgoglio moro e qualcuno lassù ha pensato bene di farsi beffe di me, facendomi mettere al mondo una bellissima bimba bionda!
Quando ho scoperto di essere incinta andavo in giro pavoneggiandomi, sicura di me pensavo "qui dentro c'è il mio ometto, la futura promessa del calcio, il mio pupone" "io me lo sento è maschio! E una mamma queste cose le sente! Una mamma lo sa!".. azz! E meno male che "una mamma lo sa"!
"Signora lei aspetta una bambina"!
Eh eh eh.. una bambina! Questo significa ROSA! valanghe di rosa nella mia vita, nella mia casa. Vestitini paillettati, plissettati e ROSA.. se non rosa, lilla, fucsia, viola.. insomma, cinquanta sfumature di rosa!
E poi le Winx, le Barbie, le Bratz, Tania (esiste ancora Tania?).. e a tredici anni leggi sul suo diaro "volevo sposare Justin Bieber".. (amore a sto punto preferivo Simon Le Bon). E poi la mazzata finale.. "mamma voglio fare la velina, sposare un calciatore, e recitare in un film di De Sica"..
Aaaaaargh! Svegliatemi questo è un incubo.. ridatemi le pistole, le macchinine, le puzzette e il rutto libero!
Adesso, la piccola veste spesso color confetto ma appena posso, come dimostra la diapositiva, aggiungo il mio tocco di stile.. e chissà che a furia di vestirla di nero, con magliette a tema io riesca nella mia lotta al think pink!
Ah! Comunque lei è Beatrice! ;)

Un lunedì arcobaleno

Le parole "lunedì" e "arcobaleno" fanno decisamente a cazzotti, l'una non dovrebbe mai essere accostata all'altra, ma oggi, il mio lunedì è proprio così.. arcobaleno!
Non ho vinto al superenalotto, non ho ricevuto un'eredità multimilionaria, non è accaduto niente di estremamente speciale, anzi, le mie motivazioni sono disgustosamente sdolcinate, romantiche e tipicamente "mammifere".
Ieri abbiamo partecipato ad un battesimo, uno di quelli a cui vai volentieri perchè ti riunisci con gli amici di sempre, con la cosiddetta cumpa, ormai fornita di cuccioli d'uomo, coppie sposate o prossime alle nozze/convivenza.. insomma un gruppo di persone apparentemente adulte, con la testa sulle spalle, genitori esemplari.. ecco no, quelli non siamo noi!
Diciamo che siamo un gruppo di bravi ragazzi che cresce, fa cose da grandi ma con il cuore e la mente talmente giovane che Peter Pan è un saggio attempato a confronto.
E' stata una giornata positiva, soleggiata, trascorsa all'aria aperta e lei, la biondina si è goduta ogni istante. Era una diecimesenne felice, sorridente, gli occhi che brillavano e una parlantina (in una lingua a noi sconosciuta) irrefrenabile!
Finita la festa, io, la mini-socializer e il papà ci siamo trasferiti a casa di amici, forniti anche loro di un piccolo ometto e, udite-udite, di una bellissima cagnolona alla quale mia figlia non toglieva gli occhi di dosso.. e anche le mani! Le si è fiondata addosso abbracciandola come fa con il suo adorato Spank di 50 cm!
Adoro vederla ridere così di gusto di una risata contagiosa che trasmette gioia e allegria.. quell'allegria spontanea che solo i bambini sanno esternare, senza freni o limiti. Quanto avrei da imparare da lei.. quella spontaneità mi affascina e la invidio perchè vorrei vivere anch'io così, senza compiere azioni lungamente ponderate, con le ali ai piedi, gli slanci affettivi senza macchia e senza paura.. La guardo orgogliosa e riesco solo ad augurarmi che la sua libertà d'essere venga contaminata il meno possibile dal futuro che l'aspetta!

sabato 15 settembre 2012

Com'è e come non è

Non c'è una risposta definitiva ad una domanda del genere.. perciò no, non l'accendiamo.
Ogni giorno trai conclusioni diverse, lo fai ad ogni suo progresso e anche a qualche suo regresso. Ti senti così dopo una giornata abbastanza facile, e ti senti cosà quando neanche l'esorcista sarebbe in grado di addestrare la dolce creaturina.
Com'è:
Stancante.. è triste ma è la prima parola che mi è venuta in mente
Ti riempie.. d'amore, di cose da fare, di cose che vorresti fare e non riesci a fare, di orgoglio
Ti rammollisce.. per me è stato così.. sono scoppiata in lacrime mentre cantavo "how to save a life" dei The Fray (è vero, la canzone va a braccetto con la lacrima facile)
Snervante.. mi stupisco di come ancora non sia finita ubriaca per dimenticare in qualche pub sui navigli
Spinge alla competizione.. ammettiamolo.. quante di noi non hanno mai pensato "mio figlio è più bello di.., più sveglio di.." e non hanno tenuto corsi di comunicazione o galateo o di motricità ai piccoli di due-tre mesi? Mia figlia ormai vive nel terrore dell'interrogazione a sorpresa
Ti fa vivere una sorta di miracolo.. in pochi mesi un fagottino poppante, ruttante e cacante e soprattutto nullafacente e nulladicente si trasforma in un gattonatore pazzo, con una risata capace di trasformarti la giornata, che sì, poppa, rutta e caga ancora, ma tra un "mamma" e un'arrampicata riesce a renderti la giornata più colorata e carica di sfumature.
Ti spinge alla fuga.. ho pensato diverse volte di avere bisogno di una vacanza.. da lei. Sulle prime mi sentivo un po' 'na merda.. ma poi ho deciso che la mia idea di mamma è ben diversa da quella che ci propina la società benpensante. Io sono una donna che ha voglia di leggersi un libro bevendo una tazza di the al limone; che necessita urgentemente di ubriacarsi come fece al suo addio al nubilato.. oddio.. quattro anni fa! che ha voglia di truccarsi, vestirsi e farsi guardare; che si isola ascoltando musica a palla nelle sue cuffie dai colori accesi.
Ti fa desiderare di essere il padre.. e di questo ne parlerò più avanti
Ti fa desiderare di fermare un po' il tempo perchè ci sono momenti della sua crescita in cui pensi che sta diventando grande in fretta e sai già che questi attimi ti mancheranno
Ti fa desiderare di averne un altro.. ahahahaha.. se penso che ero poco convinta del primo.
Ti fa sentire privilegiata.. perchè sai che ci sono persone che non possono vivere tutto questo delirio e pensi che nonostante i cattivi pensieri di cui sopra, avresti rifatto tutto quanto.
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